Perchè?
L’area più critica, oggi, per le imprese, ma vale per ogni sistema o istituzione come le società, i governi, le nazioni, le famiglie, le associazioni non profit, gli ospedali, è rappresentata dalla gestione della conflittualità o Conflict Management.
Molte aziende vedono bloccato il loro sviluppo e crescita da un enorme contenzioso identificabile in:
- standard qualitativi non rispettati
- consegne non avvenute nei tempi previsti dai capitolati
- differenze di prezzo
- ritardi nei pagamenti
- blocco delle forniture
- contestazioni per il lucro cessante dagli errori di fornitura
- mancato rispetto delle regole di compliance e così via
- giustizia civile lenta e farraginosa che impedisce il disbrigo rapido ed economico di queste controversie creando situazione di stallo per le imprese e difficoltà economiche rilevanti.
Anche la conflittualità interna è spesso causa (a volte persino conseguenza) di altrettanti contenziosi esterni, nella misura in cui abbatte performance, spirito di squadra, qualità del lavoro e dei risultati.
Chi è il Conflict Manager?
Il Conflict Manager opera quindi per prevenire, riconoscere e risolvere i conflitti che nascono all’interno ed all’esterno delle imprese.
Utilizza strumenti e tecniche appropriate nella piena consapevolezza che oggi più che mai velocità ed efficacia sono due prerequisiti fondamentali per creare e mantenere vantaggio competitivo.